Scegliere l’altezza dei tacchi

Scegliere l’altezza dei tacchi

Vertiginosi tacchi a spillo o piccoli tacchi a rocchetto modello anni Cinquanta? Ecco come scegliere l’altezza dei tacchi, e qualche consiglio in più

 

Non ci sono dubbi: i tacchi sono estremamente preziosi per slanciare la figura. Ci sono le scarpe eleganti con tacco per gli uomini, che si limitano ad alzare il tallone rispetto alla pianta del piede di uno o due centimetri, e ci sono poi i tacchi alti delle scarpe eleganti femminili, che possono variare grandemente per estensione. Ed è proprio facendo riferimento a queste ultime calzature che oggi vedremo come scegliere l’altezza dei tacchi, in relazione a misura del piede e altezza complessiva.

Ma non è tutto qui. Oltre a capire come scegliere l’altezza dei tacchi, oggi vedremo anche comeguadagnare qualche centimetro in più anche senza usare tacchi, nonché come alleviare il dolore tipico arrecato ai piedi dalle scarpe con i tacchi alti.

Scegliere l’altezza dei tacchi: una guida per non sbagliare

I tacchi delle scarpe  slanciano la figura e danno una svola all’immagine complessiva di gambe e di glutei. Ma non per questo bisogno per forza mirare sempre e comunque a dei tacchi vertiginosi, soprattutto quando questi si trasformano in una vera e propria tortura per il fisico. D’altronde, per scegliere l’altezza dei tacchi, ci sono delle vere e proprie regole che possono arrivare in nostro soccorso: vediamole insieme!

Si parte prima di tutto dalla nostra altezza: le donne minute, con un’altezza inferiore al metro e sessanta, non dovrebbero esagerare. Certo, le più bassine sono quelle che, più delle altre, vorrebbero guadagnare in statura con i tacchi, ma uno stacco eccessivo potrebbe risultare controproducente, “accorciando” visivamente le gambe. Molto meglio, quindi, non andare oltre i 9 centimetri di tacco. Hanno maggiore libertà nello scegliere l’altezza dei tacchi le donne più alte, che possono senz’altro arrivare fino a tacchi da 12 e perfino 13 centimetri.

È preferibile, però, non superare tale soglia. Le donne più alte – al di sopra del metro e ottanta per intenderci – potrebbero certamente osare di più, fa finirebbero spesso per essere davvero troppo alte, avvicinandosi pericolosamente all’effetto “palo della luce”.

Altro fattore da prendere in considerazione per scegliere l’altezza dei tacchi sarebbe la misura del piede. Meglio, infatti, non calzare scarpe con tappi estremamente alti quando il piede è molto piccolo, se non in occasioni davvero speciali: per i tacchi da indossare abitualmente, in ufficio per intenderci, è bene affidarsi alla formula che prevede di individuare il tacco perfetto nella lunghezza totale del piede diviso 7. Un piede taglia 38, lungo circa 24-25 centimetri, dovrebbe dunque stare normalmente su dei tacchi da 3-4 centimetri, senza disdegnare i tacchi a rocchetto in stile Grace Kelly.

Guadagnare in altezza: ci sono anche gli alzatacchi

Va ricordato che, sia per gli uomini che per le donne, per guadagnare qualcosina in altezza non esistono solamente i tacchi. Ci sono anche dei metodi invisibili, come gli alzatacchi , e quindi delle talloniere di 1 o 2 centimetri da inserire all’interno della scarpa, per rialzare il tallone e guadagnare qualcosina in altezza – potendo contare contemporaneamente sull’effetto ammortizzante di questi accessori per scarpe.

Eliminare il dolore causato dai tacchi alti

Come detto, i tacchi alti aiutano a migliorare la figura complessiva, ma non si può certo dire che spicchino quanto a comfort. Anzi: i tacchi alti non mettono a dura prova solo gambe e caviglie, a soffrire sono molto spesso proprio i piedi. La pressione, in queste calzature, non è infatti distribuita in modo omogeneo, con un effetto ammortizzante nullo, e con i piedi che tendono a scivolare in avanti e via dicendo. Può quindi essere molto utile indossare all’interno della calzatura una soletta ovvero una soletta a tre quarti che ammortizza la camminata smorzando la pressione su tallone e metatarso


 
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